Dettaglio di una delle due colonne di maiolica di Andrea Parini, con una rappresentazione “aerea” di Grado.
Foto di Daniele Tibaldi

Momento culminante del Progetto “Humus. Genius. Nexŭs. Dalla ceramica di Andrea Parini all’artigianato 4.0. Un laboratorio tra Mitteleuropa, Balcani, Mediterraneo”, il Concorso di design ceramico “Gorizia senza confini” si presentava fin dall’inizio come una sfida ardua, dagli esiti incerti, sia per la natura dei contenuti sia per gli aspetti organizzativi, coinvolgendo quattro Scuole di quattro Regioni distanti d’Italia.

L’ispirazione del Concorso, va ricordato, è un’opera di Andrea Parini (Caltagirone, 1906 – Gorizia, 1975), oggi di proprietà dell’ICM: una coppia di Colonne in maiolica realizzate  nel 1968, che rappresentano il territorio della Provincia di Gorizia rimasta all’Italia dopo il 1947.
Nato a Caltagirone, “capitale” della ceramica siciliana, annoverato tra i massimi ceramisti italiani del Novecento, Andrea Parini negli anni Cinquanta aprì uno studio a Nove (presso Bassano del Grappa), dove creò e insegnò. Dal 1966 al 1975 si trasferì a Gorizia dove diresse l’Istituto Statale d’Arte e dove morì ed è sepolto, in una tomba progettata dall’amico fraterno Gio Ponti che vi ha lasciato questa epigrafe: “Maestro nell’arte sua alla quale dedicò la vita.”

Un particolare della tomba di Andrea Parini nel Cimitero di Gorizia.
Foto di Romeo Pignat

Poco noto ai più, Andrea Parini è stato insegnante generoso e artista di straordinario talento, “uno scultore di vena elegiaca”, come ha scritto di lui Vittorio Sgarbi,ammirato per la sua intelligenza, la sua fantasia e il suo fuoco”, “sempre vicino alla dimensione religiosa dell’umanità”.
La singolare circostanza, per ICM, di custodire un’importante opera di Andrea Parini dedicata alla rappresentazione della Provincia di Gorizia, è all’origine dunque di questo “poliedrico” Concorso d’idee, che si pone molteplici obiettivi:
– far conoscere un grande artista legato in modo profondo alla città di Gorizia e al suo territorio e ancora non (popolarmente) collocato all’altezza che gli compete;
riproporre, come nelle Colonne, la rappresentazione del Goriziano, raccontato però nella sua più ampia accezione transfrontaliera, recuperando la dimensione geografica della storica Contea di Gorizia e aggiornandone lo spirito nella prospettiva di GO! 2025;
coinvolgere nell’impresa più scuole di varie Regioni d’Italia, ripercorrendo le tappe della biografia  di Andrea Parini ed evidenziando l’importanza delle connessioni tra luoghi, per il confronto tra mondi culturali e tradizioni e per l’evoluzione delle tecniche e delle espressioni artistiche;
– riaccendere presso i giovani l’interesse e la passione per l’artigianato ceramico, ripensato e reinterpretato alla luce di nuove tendenze e discipline complementari come il design o la progettazione digitale;
– collegare il Concorso al progetto di turismo scolastico di ICM “Naxos e Cuma chiamano, Aquileia risponde”, che incentiva scambi culturali tra giovani studenti dei territori (Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia) che ospitano le tre “città fondative” delle civiltà latina, tedesca e slava: in quanto avamposti storici della Magna Grecia siciliana (Naxos), del flusso della cultura greca nel mondo latino (Cuma) e dell’innesto della cultura greco-latina nell’Europa centro-orientale (Aquileia), processi avvenuti lungo il fertile asse Mediterraneo-Balcani-Mitteleuropa.

Ancora un dettaglio di una delle due colonne di maiolica di Andrea Parini, con soggetto dedicato al capoluogo Gorizia.
Foto di Daniele Tibaldi

Con questi ambiziosi obiettivi e alla luce della vita e dell’opera di Andrea Parini, ICM ha dunque promosso questo Concorso, scegliendo di rivolgersi agli allievi di tre Scuole che rappresentano altrettante tappe nella biografia di questo grande artista siciliano: il Liceo Artistico “Bonaventura Secusio” di Caltagirone, il Liceo Artistico “Giuseppe De Fabris” di Nove, il Liceo Artistico “Max Fabiani” di Gorizia. Grazie, inoltre, alla collaborazione con il CNA Salerno partner del progetto, si è unito a queste Scuole il Liceo Artistico “Alberto Galizia” di Nocera Inferiore che, con la vicina Vietri sul Mare, costituisce uno dei poli italiani dell’arte ceramica, collocata simbolicamente tra Cuma e Paestum, in un’area di fertili e plurimillenarie rielaborazioni culturali.

Oggetto del Concorso la creazione di bozze grafiche finalizzate alla realizzazione di manufatti ceramici nella prospettiva di GO! 2025, ispirati all’opera di Andrea Parini, aggiornando la sua rappresentazione del Goriziano con una visione più ampia, senza confini. Un impegno che ha comportato anche la presentazione del progetto, in presenza e a distanza, ai vari Istituti coinvolti.
La partecipazione, nonostante le obiettive difficoltà concettuali e logistiche, ha ampiamente superato le attese: undici gli insegnanti delle quattro Scuole che hanno aderito attivamente all’iniziativa: Raffaele Admo, Fabio Gullè (Caltagirone); Michela Appugliese, Ivan Crico (Gorizia); Vivian Belmonte, Francesco Capaldo, Annarita De Prisco (Nocera Inferiore); Cesare Bragagnolo, Sandro Gazzola, Fabio Guerra, Paolo Polloniato (Nove).
Soprattutto, 91 gli allievi che hanno complessivamente presentato una settantina di progetti, alcuni articolati e frutto di esperienze di gruppo in cui si sono incontrati e confrontati differenti punti di vista e percorsi di studio.
Le opere sono state sottoposte al giudizio di una Giuria composta da sei membri: Nadir Stringa  (esperto dell’arte ceramica e presidente di Giuria); Romeo Pignat (direttore artistico di Kadmos), Antonio Navanzino (docente, Caltagirone); Paolo Bressan (docente, Gorizia); Vivian Belmonte o Francesco Capaldo (docenti, Nocera Inferiore); Sandro Gazzola (docente, Nove).

È stato prima selezionato un vincitore per ciascuna Scuola, per poi determinare la classifica finale nel novero dei quattro lavori scelti:
1° PREMIO: Piatti condivisi, Elisabeth Bressan (Nove).

2° PREMIO: Totem/Scultura, Asia Milazzo, Manuela Patti, Flavia Terranova (Caltagirone).

3° PREMIO EX AEQUO: Rullino ceramico, Alessia Blasizza, Gabriel Caucig, Luca Lovisutti (Gorizia).

3° PREMIO EX AEQUO: Il vaso di Gorizia, Fatima Immacolata Moscariello, Raffaele Pignataro, Massimo Pulcrano (Nocera Inferiore).

Per quantità, varietà e qualità dei progetti, tutti visibili in un’apposita sezione del sito Kadmos e proposti in una Mostra ad hoc, il Concorso ha lasciato un segno fecondo, sia connettendo con l’energia della creatività artistica quattro territori lontani, sia ponendo le basi per una seconda fase dell’iniziativa: la trasformazione concreta dei migliori progetti in manufatti ceramici e, se possibile, la loro industrializzazione nel prossimo contesto di Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Un’aspirazione fortemente sostenuta anche con un appello ufficiale rivolto, da ICM e dalle Scuole partecipanti, alle Istituzioni e alle Imprese pronte a confrontarsi con le nuove idee di giovani provenienti da varie parti d’Italia.

Per visionare le opere proposte nel Concorso
https://www.kadmos.info/mostra-andrea-parini/

Il presidente della giuria Nadir Stringa premia Gabriel Caucig del Liceo Artistico “Max Fabiani” di Gorizia. Al suo fianco il professor Paolo Bressan.
Foto di Daniele Tibaldi
In occasione della chiusura del Concorso e della proclamazione dei vincitori, intervento dell’assessore Maurizio Negro, in rappresentanza del Comune di Gorizia. Alla sua destra il vicepresidente di ICM, Nicolò Fornasir, e alla sua sinistra il presidente di Giuria, Nadir Stringa.
Foto di Daniele Tibaldi
Foto di gruppo in occasione dell’evento di chiusura del Concorso, in Sala Dora Bassi a Gorizia. Da sinistra: Vanni Feresin, Nicolò Fornasir, Nadir Stringa, Paolo Bressan, Romeo Pignat, Daniele Tibaldi e Ivan Crico.
Foto di Daniele Tibaldi
Nadir Stringa e Romeo Pignat davanti alla vetrina della Sala Dora Bassi, dove è esposta la mostra dedicata al Concorso.
Foto di Daniele Tibaldi