Austriaca
Herausgegeben von Matthias Stickler

Harm-Hinrich Brandt nasce a Stoccarda nel 1935, e dopo aver trascorso la giovinezza a Brema, si iscrive all’Università di Marburgo, dedicandosi allo studio di storia, scienze politiche, filosofia e germanistica. Nel 1960, sempre a Marburgo, consegue il dottorato di ricerca; negli anni successivi diventa dapprima consulente accademico e senior Advisor presso la Ludwig-Maximilians-University di Monaco (1966), e in seguito Professore di Storia Moderna e Contemporanea presso la Julius-Maximilians-University of Würzburg (1980), dove continuerà ad insegnare fino al 2000.

Il lavoro di ricerca di Brandt ha per oggetto la storia tedesca ed europea del XIX secolo, e in particolare la storia della monarchia asburgica.

L’imponente volume Austriaca. Abhandlungen zur Habsburgermonarchie im langen 19. Jahrhundert curato da Matthias Stickler, Professore Associato di Storia moderna presso l’Università di Würzburg, raccoglie 14  saggi di Harm-Hinrich Brandt sulla storia della monarchia asburgica, apparsi in varie pubblicazioni e atti di convegni tra il 1985 e il 2019. I saggi hanno un focus su quello che viene definito il “lungo XIX secolo” – la fase tarda dell’Impero asburgico – ma rivestono una particolare importanza in quanto illuminano anche la storiografia tedesca degli ultimi 25 anni.

In Austriaca trovano spazio temi come la costituzione, l’amministrazione e le finanze della monarchia, il parlamentarismo, compreso il problema della nazionalità, la politica estera – soprattutto in chiave europea e mitteleuropea – e ancora: la rivoluzione del 1848, il pensiero di Bismark, la storia economica e sociale e la storia dell’antisemitismo nei club sportivi a Praga e a Brno, e numerosi temi chiave della storia economica e sociale dell’impero asburgico.

Il curatore Matthias Stickler sottolinea come, sorprendentemente, non siano molto numerosi gli storici a occuparsi di questo tema di interesse storico primario. La produzione storiografica di Brandt, tuttavia, si contraddistingue non tanto per il suo oggetto ma per il suo originale approccio metodologico ed ermeneutico, e la ragione della sua originalità va ricercata secondo Stickler nel lavoro di ricerca compiuto durante gli anni ‘60 e ‘70:

 

“Mi appaiono tre impronte da questo periodo ad essere importante: in primo luogo, la partecipazione di Brandt alla ricostruzione un seminario di storia sociale ed economica a Marburg, dal quale sviluppa un profondo interesse per questo argomento storico e i suoi aspetti teorici. nozioni di base sviluppate. In secondo luogo, la redazione del IV volume del Manuale di storia europea edito da Fritz Wagner, Europa im Zeitalter des Absolutismus und der Aufklärung, che ha dato origine a uno studio intensivo dell’Europa della prima età moderna. In terzo luogo, il suo lavoro a Monaco come Docente di storia tedesca ed europea, in particolare del 19° secolo e quindi un ampliamento della visione dell’epoca che comunemente indicato oggi come il “lungo 19° secolo”.

 

Per la vastità delle fonti archivistiche consultate, per il peculiare collegamento tra le questioni della storia economica e finanziaria con quelle della storia politica e costituzionale, per il suo approccio multi-prospettico, Brandt è a ragione considerato uno dei massimi esperti sulla storia dell’impero asburgico: la raccolta di saggi pubblicati in questo Austriaca costituisce pertanto una testimonianza di grande valore – scientifico e culturale – che “intende ricordare l’importanza speciale di questo impero perduto per la storia d’Europa.”