Tra i vari modelli di sviluppo territoriale, quello del Consorzio Ponte Rosso – Tagliamento rappresenta certamente uno tra i più virtuosi del Friuli Venezia Giulia. Nell’ambito del progetto “Genius Loci – Kadmos”, una delegazione dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei si è recata lo scorso mese a San Vito al Tagliamento proprio per scoprire meglio questa realtà e consolidare una rete di contatti utile per lo sviluppo del Distretto culturale GOmosaico.

Il Consorzio fu fondato nel 1969, tre anni dopo il primo Incontro Culturale Mitteleuropeo di Gorizia, grazie all’iniziativa – anche in questo caso – di una giovane classe di amministratori locali che riuscì a porre le basi di uno sviluppo industriale in quella che era una delle aree più depresse economicamente del Nordest. La scommessa, da parte dei comuni del Sanvitese e della Regione, era stata di trasformare radicalmente un’economia agricola arretrata, fondata ancora prevalentemente sul latifondo e la mezzadria, in un territorio “fertile” per le imprese. Non mancarono le ostilità – burocratiche, politiche e campanilistiche – al progetto, soprattutto da parte di Pordenone e Udine, ma ciò nonostante il Consorzio ottenne il riconoscimento della Regione e i fondi del primo Piano quinquennale di Sviluppo economico e sociale.

Oggi operano nelle sue cinque aree di competenza aziende leader nei rispettivi settori, come Bofrost, Brovedani, Kronospan, è presente un’importante filiera del vetro e lo sviluppo del Consorzio continua con progetti industriali, edilizi e urbanistici mirati e sostenibili, attenti alla salute dell’ambiente e alla qualità di vita dei lavoratori. Sono già stati avviati, con l’obiettivo di concluderli entro il prossimo ottobre, i lavori di costruzione del nuovo Centro servizi polifunzionale. Una struttura che rientrerà nella classificazione “nZEB”, essendo tra gli edifici caratterizzati da un fabbisogno energetico da combustibili fossili annuo quasi nullo. Degli 1,7 milioni di euro necessari per la realizzazione dell’opera, 1,2 saranno coperti da un contributo regionale, mentre il resto sarà a carico del Consorzio, che investirà ulteriori 150 mila euro per la riqualificazione e valorizzazione dell’area verde circostante.

Dal 2017, inoltre, l’ente sta investendo considerevoli risorse anche per trasformarsi in un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA): un progetto sviluppato in collaborazione con ARPA FVG e mirato a organizzare e armonizzare la gestione delle diverse attività di monitoraggio e sorveglianza ambientale. I vari dati raccolti saranno poi trasferiti sul portale web “APEA”. L’area consortile sarà quindi dotata anche di una centralina di monitoraggio dello stato dell’aria al fine di tutelare l’ambiente e la salute dei lavoratori. Con questa iniziativa il Consorzio Ponte Rosso – Tagliamento punta a diventare protagonista a livello regionale e nazionale nel processo di transizione ecologica al centro delle politiche europee dei prossimi anni.

Tutti questi elementi risultano fondamentali per rafforzare la competitività del territorio. Considerevoli, infatti, saranno i benefici per le aziende insediate o che vi si insedieranno grazie alla qualità dei servizi, alle competenze e al monitoraggio offerti dal Consorzio. Tra questi, una menzione d’onore spetta alla Lean Factory Experience: il centro di alta formazione esperienziale volto a creare competenze innovative, a riqualificare il personale e ad accompagnare le aziende nel processo di transizione digitale in corso.