Győző Szabó
INTERVENTO DELLA PRIMA SESSIONE
Potete seguire questo intervento e quello degli altri relatori della I sessione, a partire dalle ore 10.00 di giovedì 28 ottobre 2021
Saluto calorosamente e con cuore grato la rivista Kadmos, che seguendo le orme del suo eponimo mitologico, parte per ritrovare l’Europa nell’affascinante mosaico delle sue lingue materne. La scelta del plurilinguismo é particolarmente cara a noialtri ungheresi che siamo riusciti a sopravvivere, tra tutte le peripezie storiche, grazie all’attaccamento al nostro idioma, il quale, secondo una profezia pronunciata alla fine del Settecento dal poeta e filosofo Johann Gottfried Herder, sarebbe dovuto scomparire nel giro dei secoli. L’avvertimento ha rafforzato in noi la convinzione che “Una nazione vive nella sua lingua” . Un asserto che é stato felicemente esteso in virtú della lodevole iniziativa dell’IICM a tutti gli idiomi della Mitteleuropa, compresi quelli non aventi una propria organizzazione statale o parlati da comunitá numericamente minori. Perché anche una lingua piccola o un dialetto sono portatori di grandi civiltá. A questo punto é interessante notare che i Ciants di un muárt di Pier Paolo Pasolini sono piú efficaci nella traduzione ungherese di Ferenc Parcz che in quella italiana fatta da Pasolini stesso.
E’ dagli anni settanta che seguo ed ammiro l’attivitá dell’Istituto che adesso vara questa preziosa rivista virtuale e molto virtuosa, continuando ad collegare popoli e culture, come aveva sempre fatto, al di sopra di qualsiasi confine.
Győző Szabó